Mal di testa, tosse, crampi allo stomaco… prova il basilico!

basilico

Il basilico, oltre ad essere uno dei pilastri della cucina mediterranea, ha notevolissime proprietà in campo medicale: ha la capacità di stimolare l’appetito e contemporaneamente stimola la secrezione dei succhi gastrici e la produzione di saliva favorendo così la digestione.
In caso di crampi allo stomaco o vomito, l’infuso preparato con circa 4 grammi di foglie secche poste in un bicchiere di acqua calda per circa 15 minuti ci potrà essere di aiuto. Pochi sanno che è un ottimo galattagogo ovvero stimola la produzione di latte durante l’allattamento.
Utile anche per alcune patologie: raffreddore, tosse e mal di testa potranno essere combattuti anche con questa pianta aromatica. Il basilico è caratterizzato da un’alta percentuale di sostanze antiossidanti, che svolgono una importante azione di contrasto nei confronti dei radicali liberi (particolarmente abbondanti in coloro che soffrono di patologie degenerative).

Quando è più efficace
È stato dimostrato che gli oli essenziali ricavati da piante raccolte in inverno e primavera hanno una maggiore azione di contrasto nei confronti dei radicali liberi rispetto a quelli ricavati da piante raccolte nei mesi estivi ed autunnali. La capacità antiossidante è dovuta alla presenza di alcuni polifenoli, tra i quali, l’acido rosmarinico, cumarico e vanillico. Il basilico, soprattutto quello invernale e autunnale, ha anche una capacità antimicrobica, in particolare più spiccata verso i batteri piuttosto che i funghi. Ha anche un’azione positiva nel combattere aterosclerosi e iperlipidemia, proprio perché si è osservata la sua capacità di ridurre colesterolo e trigliceridi.
Efficace come un farmaco
Grazie ad uno studio condotto dai ricercatori del Poona College of Pharmacy, in India, è stato dimostrato che la pianta possiede capacità antinfiammatorie, specialmente nei confronti delle infiammazioni causate dall’artrite reumatoide, patologia infiammatoria cronica, su base autoimmune che attacca e distrugge i tessuti articolari, riducendo decisamente la qualità della vita delle persone che soffrono questa patologia. La ricerca si è basata sull’analisi di due varietà, l`Ocimum americanum e l`Ocimum tenuiflorum, e ha portato alla scoperta della capacità di entrambe di ridurre il dolore articolare fino al 37% in 24 ore. L’effetto antifiammatorio di questa preziosa pianta è stata paragonata dai ricercatori a quello di alcuni farmaci che vengono impiegati per la cura dell’artrite reumatoide ma, a differenza di questi, il basilico non causava alcun effetto collaterale come l’astenia e la pirosi gastrica. I ricercatori suppongono che l’azione antinfiammatoria sia attribuibile alla presenza dell’eugenolo, sostanza che contribuisce all’aroma caratteristico del basilico. Questa sostanza è anche presente nell’olio essenziale dei chiodi di garofano e nelle foglie della cannella.
Gli studiosi comunque non escludono il coinvolgimento di altre sostanze e la ricerca va avanti con la speranza che questa pianta aromatica possa essere ben presto usata per la produzione di farmaci capaci di contrastare l’artrite reumatoide.
Tante varietà: tutte buone!
Il basilico appartenente alla famiglia delle Labiate, il basilico è una delle piante aromatiche più note e apprezzate in cucina. È una pianta originaria dell’Asia e del Medio Oriente e il suo uso si è diffuso in Italia grazie ai Romani che la portarono con sé quando ritornarono dalle campagne militari. In base alle differenze di aspetto e aroma, ne esistono più di 50 varietà, tra le più famose segnaliamo: il basilico genovese con foglie di color verde intenso e dall’odore delicato; il basilico napoletano con foglie grandi e bollose dal profumo intenso; il basilico cannella e il basilico fine verde. Il suo nome deriva dal sostantivo greco “basilikòs” o “basileus”, che vuol dire “re” o “pianta regale”. Anche questa pianta è stata oggetto di superstizioni e credenze popolari: nel Medio Evo le si attribuivano proprietà magiche tanto che veniva usata per la preparazioni di filtri e pozioni. Si riteneva perfino che potesse essere un’arma utilizzata per combattere i draghi.
In cucina è utilizzato per la preparazione di cibi sia dolci che salati. È un ottimo ingrediente per la preparazione di condimenti per la pasta (vale la pena ricordare il pesto alla genovese); per la preparazione di gustosi intingoli che accompagnano sia la carne che il pesce; ma anche per la preparazione di bibite rinfrescanti, gelati e sorbetti. Se fritto, le foglie si prestano come originale elemento decorativo per la presentazione dei piatti.

di Valentina Schirò (biologa nutrizionista)

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