non vogliono sapere come stai, ma vogliono sentirsi rispondere “bene grazie”. Perché se la risposta fosse diversa , se ci fosse uno “sto malissimo” o un semplice “aiutami”, le cose si complicherebbero, dovrebbero fermarsi a darti ascolto o per lo meno a far finta di ascoltarti, dovrebbero distrarsi dal proprio io, prendere in mano il cuore e donarti del tempo e farsi coinvolgere da cose da cui non vorrebbero essere coinvolte.
Dovrebbero prestare attenzione a qualcosa di diverso dal proprio ego o dal proprio sorriso.
(S. Stremiz)